giovedì 6 novembre 2008

Tanti anni fa, l'emergenza Rom

è un pomeriggio dei primissimi anni ottanta, una nonna e il suo nipotino stanno raggiungendo un amichetto per i consueti giochi, ma, il caldo e un certo ritardo consigliano alla donna di accorciare la strada passando per il vicino campo nomadi.
tutti i giorni la donna e il bambino dall'alto della loro terrazza al sesto piano della palazzina in puro stile miracolo economico alla periferia di un quartiere di periferia della tentacolare Milano, vedono il brulicare del campo, la vita, la gioia, la tristezza e la morte che passano tra quelle povere roulotte che ormai da molti anni sono state sistemate ai margini della linea ferroviaria.
Vedono spesso i piccoli traffici degli uomini e qualche donna che magari scappa dopo aver "visitato" le cantine delle vicine case popolari.... nulla di più grave rispetto all'ortolano che inzuppa d'acqua la lattuga prima di pesarla oppure al macellaio che si appoggia con pollice alla bilancia all'atto della pesata dell'arrosto..... sono ancora lontani i tempi dell'emergenza Rom e del bisogno di sicurezza della gggente.... giornali e televisioni non hanno ancora ossessionato e concimato le paure delle persone....
La nonna tiene stretta la mano del nipotino che si attarda a guardare le roulotte i giochi dei bambini e quelle strane signore con le gonne lunghe... il piccolo si sente al sicuro vicino alla sua nonnona.... 100 chili di donna che ne ha passate tante nella vita, con una grinta tutta sua che non la fa fermare alle apparenze e che le consente di guardare tutte le persone negli occhi.....

sono quasi arrivati all'uscita quando incrociano un'anziana del campo, incontrata più volte per le strade del quartiere, così la nonna si ferma a fare due chiacchiere....
l'anziana si accorge che il bimbo osserva con attenzione il sacco che portava sulle spalle, da cui sta uscendo una strana polvere bianca.... lo apre, estrae un panino fumante appena sfornato e lo da al bambino......quel bambino ero io........

Nessun commento: