giovedì 27 novembre 2008

Aironi

Oggi nel vuoto più assoluto della campagna pavese ho visto gli aironi....maestosi, eleganti, alteri.... comunque è stata una buona giornata.

lunedì 24 novembre 2008

stai diventando vecchio

... o meglio maturo.....

sabato il mio vecchio pretonzo è diventato nientemeno che Parroco di una Chiesa del Centro di Milano... Festa, celebrazione chilometrica, rinfresco all'arma bianca... però che strano rivedere tante persone con cui si è vissuto una parte del proprio cammino... ognuna con un ricordo e una storia che si è in qualche momento intrecciata alla mia... quanto tempo è passato... eppure vorrei che la mia piccola peste incontrasse persone così ... vivesse le stesse avventure... provasse le stesse emozioni....

piccoli

oggi mi sono emozionato.....
beh vedere il piccolo che cresce giorno per giorno mi fa venire un groppo alla gola.....
è una senzazione strana.... ma è tuo figlio, sta crescendo, è parte di te ma non è te....insomma un vero mistero.
.... è la vita.... che strano gioco....

martedì 18 novembre 2008

quindici anni

... sono passati quindici anni da quel giovedì mattina.... in cui un boato squarciò la placida tranquillità del quartiere e troncò le vite di Giovannino, Lucrezia e mamma Maria Antonietta....
Tre vite spezzate, tre storie interrotte. Un giorno mi piacerebbe scrivere la loro storia... anche in omaggio a papà Raffaele....
Vegliate da lassù....

domenica 16 novembre 2008

Le origini

è inutile negare che le mie origini risiedano in quel piccolo borgo del nord ovest Milano di nome Villapizzone.... un quartiere che a guardarlo bene ricorda un po' il villaggio di Asterix accerchiato dalle legioni romane..... un manipolo di irriducibili contro l'eterno invasore.
e a pensarci bene il quartiere era ed è rimasto sempre un po' abbarbicato su stesso.... fiero delle proprie tradizioni e delle proprie storie.... mi ricordo ancora quando sino alla fine degli anni ottanta si festeggiava in Novembre la festa di Villapizzone e la regina incontrastata dell'evento era la zucca.... ortaggio così simile alle persone che vivevano nella zona tanto da essere chiamati "Zucatt"...
Nonostante questo fiero campanilismo, però, nella zona da sempre convivevano più culture, più realtà: autoctoni e foresti, meridionali e veneti capitati in città a cercare fortuna e stabilitisi a pochi metri da quello che era il confine per eccellenza: Quarto Oggiaro; Milanesi puro sangue e abitanti di dignitose case popolari; Zingari (si presenti sul territorio da fine anni 60) e rappresentanti della emergente classe media.
Tutti conoscevano tutti.
Ora, invece, sembra che tutto sia cambiato.... l'odio serpeggia nei discorsi dei più e i nuovi arrivati faticano ad integrarsi, a conoscersi e a farsi conoscere.....cosa è successo? perchè ci dimentichiamo delle nostre origini.... delle nostre radici?

mercoledì 12 novembre 2008

Brianza

una piccola riflessione serale....
oggi sono passato per le strade brianzole, la macchina più piccola che ho incrociato è stata un' X3, ville unifamiliari sparse sul territorio, sciure in ghingheri ingioiellate come per la prima della Scala....che strano pensare che da quelle zone fino a solo cinquant'anni fa partivano frotte di lavoratori alla ricerca di un futuro migliore... che strano pensare che parte della mia famiglia viene da quei luoghi e da quei luoghi è partita per i Pirenei e la tentacolare Milano...
Esiste anche una località, fra Lesmo e Camparada che si chiama California, in onore di coloro che migrarono nel secolo scorso dall'altra parte dell'Oceano....
Com'è strano il destino degli uomini.......

domenica 9 novembre 2008

Riflessione

una interessante riflessione di Kapuscinski sul tema dell'Altro: ".....La nostra moderna sospettosità e ostilità verso l'Altro, verso il diverso proviene proprio dal timore dei nostri bisavoli che vedevano nell'Altro, nell'Estraneo un portatore di male, una fonte di disgrazie. Dolori, incendi, epidemie e siccità non sorgono spontaneamente dal nulla: deve per forza esserci stato qualcuno a portarli, a diffonderli. Ma chi? Non certo i miei, i nostri, tutta gente fidata: la vita è possibile solo tra persone buone, e io sono vivo. Dunque i colpevoli sono gli Altri, gli Estranei. E così, cercando di vendicare i torti e le sconfitte subiti, entriamo in conflitto con gli altri, ci facciamo guerra. Insomma, quando capita una disgrazia la sua causa non sta in noi, ma altrove: fuori della nostra comunità, lontano, negli Altri...." (R. Kabuscinski, Ebano).

Qui si parla di Africa..... trasportiamo la riflessione nel nostro paese, consideriamo disgrazie la crisi economica e la povertà strisciante e....il parallelo è fatto....

giovedì 6 novembre 2008

Tanti anni fa, l'emergenza Rom

è un pomeriggio dei primissimi anni ottanta, una nonna e il suo nipotino stanno raggiungendo un amichetto per i consueti giochi, ma, il caldo e un certo ritardo consigliano alla donna di accorciare la strada passando per il vicino campo nomadi.
tutti i giorni la donna e il bambino dall'alto della loro terrazza al sesto piano della palazzina in puro stile miracolo economico alla periferia di un quartiere di periferia della tentacolare Milano, vedono il brulicare del campo, la vita, la gioia, la tristezza e la morte che passano tra quelle povere roulotte che ormai da molti anni sono state sistemate ai margini della linea ferroviaria.
Vedono spesso i piccoli traffici degli uomini e qualche donna che magari scappa dopo aver "visitato" le cantine delle vicine case popolari.... nulla di più grave rispetto all'ortolano che inzuppa d'acqua la lattuga prima di pesarla oppure al macellaio che si appoggia con pollice alla bilancia all'atto della pesata dell'arrosto..... sono ancora lontani i tempi dell'emergenza Rom e del bisogno di sicurezza della gggente.... giornali e televisioni non hanno ancora ossessionato e concimato le paure delle persone....
La nonna tiene stretta la mano del nipotino che si attarda a guardare le roulotte i giochi dei bambini e quelle strane signore con le gonne lunghe... il piccolo si sente al sicuro vicino alla sua nonnona.... 100 chili di donna che ne ha passate tante nella vita, con una grinta tutta sua che non la fa fermare alle apparenze e che le consente di guardare tutte le persone negli occhi.....

sono quasi arrivati all'uscita quando incrociano un'anziana del campo, incontrata più volte per le strade del quartiere, così la nonna si ferma a fare due chiacchiere....
l'anziana si accorge che il bimbo osserva con attenzione il sacco che portava sulle spalle, da cui sta uscendo una strana polvere bianca.... lo apre, estrae un panino fumante appena sfornato e lo da al bambino......quel bambino ero io........

martedì 4 novembre 2008

Radici

... come cominciare....
mi piacerebbe parlare di diverse cose, ma in questo preciso momento storico ritengo sia più che necessario fare qualche riflessione sul tema della migrazione e del rapporto con l'Altro....
e per parlare di questo argomento penso sia giusto partire dalle mie radici, dalle mie origini:

Nasco a Milano nel 1975 e, si può dire dalla nascita sino al matrimonio, conduco la mia esistenza nel ridente e popolare borgo milanese di Villapizzone, fino agli anni '20 del '900 rione del "FU" Comune di Musocco.
La mia nascita si deve all'incontro di Angela, milanese con origini brianzolo - bergamasche e Francesco, siciliano di San Piero Patti trasferitosi all'età di 16 anni sulle rive del Naviglio.
Tutta la storia della mia famiglia è legata alla migrazione e all'incontro con diverse culture.
I Prestipino, infatti, nascono nel quartiere arabo "arabitte" della cittadina posta ai piedi dei monti Nebrodi e, nel corso del secolo scorso si distribuiscono in buona parte del globo terracqueo, toccando gli Stati Uniti, l'Australia, la Germania, la Francia, la Svizzera e una grossa fetta di territorio italiano...
Gli avi materni, invece, dalle "povere" terre brianzole durante l'ottocento si spostavano periodicamente nella vicina Francia e, una antica storia familiare narra che il padre di mio bisnonno Francesco, organettista e venditore ambulante di dolciumi sia stato pugnalato ed ucciso proprio sul suolo d'Oltralpe. Mia nonna stessa nacque in Francia, nella cittadina di Ponxeux (Pirenei).

... che dire... forse senza l'incontro fra realtà, esperienze e culture diverse, questa mia storia non sarebbe neppure iniziata.